Guardando al 2021
Il mercato agroalimentare abbraccia il nuovo anno con la forte consapevolezza di poter fare di più per vincere le difficili sfide economiche e commerciali cui gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) saranno costretti a far fronte nel corso del lungo periodo. D’altronde, l’emergenza sanitaria COVID-19 non ha fatto altro che accelerare un processo evolutivo che già da tempo ormai muoveva passi tardi e lenti. Dagli investimenti in ricerca e sviluppo alla green economy, dalla lotta agli sprechi alimentari alla componente sociale nel marketing aziendale, il “new deal” potrebbe essere una grande opportunità per migliorare l’intero settore e raggiungere standard qualitativi sempre più elevati.




Il Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992, è stato la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente
La Sostenibilità
La sostenibilità è quella parola magica legata profondamente allo sviluppo sostenibile, concetto tradizionalmente ricondotto al noto rapporto c.d. Brundtland del 1987 che lo definiva come “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Ad ogni modo, la vera e propria istituzionalizzazione dell’espressione risale alla Conferenza di Rio de Janeiro (1992), punto di svolta nello scenario internazionale, tesa a superare il precedente approccio alle tematiche inerenti al rapporto tra ambiente e sviluppo economico, legato perlopiù al divieto di inquinamento transfrontaliero. In questa sede, con forza, viene portata al centro del dibattito l’idea di sviluppo sostenibile, riconosciuto come diritto, principio ordinatore e collante in forza del quale la tutela ambientale diventa una componente essenziale dei processi economici, principalmente per evitare, o quantomeno ridurre, gli effetti esterni che si ripercuotono negativamente sulla società.
Prende così forma la natura tridimensionale dello sviluppo sostenibile fondato su tre punti focali interdipendenti che si rafforzano a vicenda:
- sviluppo economico
- sviluppo sociale
- protezione ambientale
la quale sembra cominciare ad assumere una nuova declinazione, non più in senso statico, come ostacolo allo sviluppo, ma in senso dinamico, come possibile motore del cambiamento.
La sostenibilità e il Packaging
A questo proposito, merita essere evidenziata la sempre maggiore attenzione delle aziende al packaging dei prodotti alimentari, nel tentativo di contribuire concretamente a quella rivoluzione ecologica che, lungi dal voler rimanere lettera morta, ha estrema necessità di essere tradotta in azione. Sì, perché, se è vero che in tanti parlano di ambiente, è altrettanto vero che non tutte le politiche aziendali riescono a coniugare elevati strandard qualitativi di prodotto con l’utilizzo di materiali eco-compatibili. Sono numerosi gli aspetti da tenere in considerazione: dal termine minimo di conservazione alla fragranza del prodotto, dai costi di realizzazione all’effettivo vantaggio competitivo sul mercato.
Salati Preziosi e la "Casereccia"
È trascorso già un anno dalla vittoria del premio ADI Packaging Design Award al Marca 2020 ma la linea Casereccia di Salati Preziosi continua a far parlare di sé. D’altronde, la crescente attenzione dei consumatori al tema della sostenibilità ha premiato la scelta dell’azienda che, ancora oggi, continua a produrre patatine super croccanti avvolte in un pack 100% compostabile, così innovativo da essere considerato la prima confezione plastic free per patatine.
Ecco perché il packaging della linea Casereccia di Salati Preziosi rappresenta una vera e propria rivoluzione:
- può essere riciclato nell’umido e nell’organico;
- diventa compost dopo soli 3 mesi, favorendo così il riuso in agricoltura;
- mantiene inalterate le proprietà organolettiche e le caratteristiche del prodotto.