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L'importanza del digitale nella GDO

Nel corso degli anni, con l’avvento di nuovi devices e il potenziamento delle connessioni online è stato possibile creare nuove forme di comunicazione e nuovi modi di pensare al business. Il numero di persone collegate al web è cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto in questo ultimo periodo dove la società attuale sta vivendo una rivoluzione non solo tecnologica, ma anche comportamentale. Del resto, prima dell’”effetto Covid-19”, le statistiche di crescita relative alla GDO italiana, pur essendo positive, delineavano un contesto economico avviato verso la stagnazione, causata da una certa saturazione del mercato. Mercato che, peraltro, molto probabilmente rallenterà anche a causa degli strascichi dell’emergenza sanitaria la quale inciderà inevitabilmente sui consumi degli italiani che, data la scarsa fiducia nel futuro, tenderanno a risparmiare piuttosto che spendere provocando così una contrazione dei consumi molto difficile da gestire.

Non è più pensabile, infatti, che la sopravvivenza del business del retail sia affidata unicamente a nuove offerte convenienza o alla graduale riduzione dei costi, cosa che peraltro rischia di impattare sui lavoratori e sui fornitori e, di conseguenza, sulla qualità dei prodotti che vengono messi in commercio.

Tuttavia, è bene precisare che quando si parla di rinnovo, si utilizza questa parola nel senso più ampio del termine: il cambiamento non può limitarsi ad interventi superficiali ma ad una vera e propria innovazione radicale sulla struttura del Business. Ecco perché uno degli ambiti che deve essere maggiormente interessato da questo rinnovamento è la “strategia di marketing”.

Sempre più consumatori, utilizzano il cellulare prima di recarsi presso il punto vendita.  Una strategia di marketing efficace ed innovativa per la grande distribuzione organizzata non può trascurare un touch point strategico come questo, che può diventare uno strumento eccezionale per stimolare l’acquisto e aumentare la retention del cliente.

Un esempio di questo approccio lo fornisce il gruppo Despar, che ha realizzato un’applicazione per smartphone, che avvisa il consumatore quando sono presenti delle offerte o delle promozioni speciali. In aggiunta, l’app prevede anche una sezione dedicata ai coupon, una dedicata alla raccolta punti del programma fedeltà e, cosa davvero interessante, un’area di gaming dove l’utente può passare il tempo e “guadagnarsi” l’accesso a sconti e ad offerte speciali.

Esselunga, ha attivato l’app Ufirst. Attraverso l’utilizzo del proprio telefono, l’utente può visualizzare lo store più vicino, prendere virtualmente il numero per l’accesso e monitorare in tempo reale l’avanzamento della fila senza bisogno di recarsi fisicamente sul luogo. Solo quando mancheranno pochi turni al suo, il consumatore riceverà una notifica, così da potersi recare presso lo store fisico proprio nel momento giusto per entrare.

Anche Coop ha creato il sistema CoDaC@sa che permette la gestione elettronica delle prenotazioni degli accessi ai punti vendita. Basta registrarsi al sito per ricevere una e-mail con l’indicazione del supermercato scelto, la fascia oraria preferita e il numero di prenotazione. All’orario prestabilito, all’utente basta recarsi presso il punto vendita e registrare l’ingresso con l’aiuto di un operatore. Così facendo, il consumatore non solo risparmia tempo, ma percepisce anche l’impegno da parte del brand di rendere l’esperienza di acquisto più comoda e adatta alle sue necessità: tutte cose che contribuiscono a migliorare la considerazione tra i clienti.

Esselunga, Lidl e Carrefour, brand hanno fortemente investito nel digitale e ora, dopo un lavoro di community management puntuale, possono contare su una fan base di oltre, rispettivamente, un milione e due milioni di followers.

Le interazioni prodotte dai consumatori sulle pagine social sono importantissime non solo per poter costruire un rapporto di valore con la propria clientela, ma anche per poter analizzare il sentiment degli utenti, la loro risposta ai contenuti condivisi e a tutte le novità veicolate.

Tutti gli approcci che abbiamo citato precedentemente richiedono un investimento di tempo e risorse a lungo termine, capaci di gestire questo nuovo modo di fare business. Non è ammissibile rimanere attaccati ad una visione del marketing basata su sconti e volantini. I clienti e il mercato chiedono di più e solo chi sarà capace di avere una visione innovativa e obiettivi ambiziosi potrà rimanere competitivo.

Kimberly GallardoComunicazione e Marketing | Bucci srl
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